Giostra Cavalleresca
 

 


 Della giostra cavalleresca sulmonese, che si teneva due volte l'anno  in Piazza Maggiore,
si hanno notizie solo a partire dal 1484, epoca in cui la regina Giovanna d'Aragona invitava i
Sulmonesi a non sperperare denari "in correre de palii".
 Ma probabilmente non è azzardato farne risalire le origini al tempo degli Svevi.
 Intorno alla metà del '600 però la manifestazione fu sospesa per mancanza di cavalieri.     
Nel 1995 la Giostra è rinata ed il successo è stato clamoroso.
 Attualmente alla classica gara si è aggiunta una Giostra Europea che vede impegnati
             cavalieri provenienti da cinque paesi stranieri.
Oggi lo svolgimento della Giostra è molto diversa rispetto ai tempi passati
Allora la Giostra prevedeva uno scontro con la lancia tra il cavaliere e il "mantenitore".
Il campo di gara veniva diviso in due da una staccionata e i concorrenti partendo dai
"tre archi" dell'Acquedotto dovevano in piena corsa colpire il mantenitore,
posto dall'altra parte del divisorio.
La punta della lancia veniva bagnata di vernice bianca in modo da lasciare un segno
visibile sulla corazza e a seconda della parte colpita venivano assegnato
un punteggio diverso.
La Giostra odierna invece è organizzata su un campo di gara a forma di otto, lungo il
quale sono poste le quattro sagome dei mantenitori,
questa volta di cartapesta, da cui pendono tre anelli,
da 6, 8 e 10 cm, che devono essere infilati con le lance dai cavalieri , cavalieri che rappresentano
ognuno uno degli antichi borghi in cui era divisa la Sulmona medioevale.
 Immutato invece resta il campo di gara di Piazza Maggiore , oggi
Piazza Garibaldi